Chi siamo

Associazione Nazionale Scuole Jazz e Musiche Audiotattili

Si è costituita il 18 marzo 2023 con sede a Bergamo, l’Associazione nazionale scuole jazz e musiche audiotattili: l’ANSJ è un consorzio nazionale che, sulla spinta di numerose organizzazioni no profit, scuole di musica, reti pubbliche e realtà del terzo settore, rappresenta più di 6.000 associati tra studenti, docenti, dirigenti scolastici e operatori della didattica musicale no proft del nostro Paese.

Afferma Claudio Angeleri, presidente della neonata associazione e del CDpM, il Centro Didattico Produzione Musica di Bergamo: «L’ANSJ nasce per dare il via a un nuovo percorso culturale, basato sul dialogo per il “sistema” della didattica musicale in Italia con il concorso delle realtà del terzo settore e di quello pubblico, superando contrapposizioni e subalternità». Un percorso nato dal basso, che chiede attenzione e riconoscimenti per le attività e i servizi svolti da parte della politica, degli organi ministeriali preposti e del legislatore. Il tutto in base agli orientamenti comunitari incentrati sulla didattica per competenze e sulla loro certificazione secondo il quadro europeo delle qualificazioni e il sistema di accumulazione e trasferimento dei crediti (EQF ed ECTS).

Al centro dell’azione educativa – secondo i promotori della neonata associazione – c’è la persona, con i suoi bisogni e le sue diversità, che variano da individuo a individuo, ma c’è anche la complessità dei processi di apprendimento con finalità educative, professionalizzanti, terapeutiche e di inclusione. Diverse esperienze innovative provengono proprio dalla didattica jazz e delle musiche audiotattili: lo studio dell’improvvisazione e del rapporto dialettico con il tempo interiore, la ricerca timbrica e del suono finalizzata alla costruzione di una propria identità sonora e il dialogo tra i musicisti sono processi che permettono all’esecutore non solo di eseguire la musica di altri, ma di autografare con originalità ogni tipo di materiale musicale.

Uno studio condotto lo scorso novembre dall’Università di Bologna per conto dell’Associazione italiana delle Scuole di Musica, a cui l’ANSJ intende aderire da subito, ha fotografato i contorni dell’offerta formativa musicale nel nostro Paese, che conta 100.000 insegnanti e un milione di studenti, di cui 25.000 con disabilità e 50.000 di origine straniera. Si tratta di un bacino di rilievo assoluto, a cui attinge e fa riferimento anche il sistema educativo pubblico per dare un titolo di studio a un percorso avviato (e spesso concluso) già nelle scuole di musica.

La stessa filiera dello spettacolo, dei festival, dei concerti e dei lavoratori del settore musicale è debitrice all’associazionismo per l’importante funzione culturale e sociale svolta nella creazione e nel rinnovamento del pubblico. Sotto il profilo occupazionale, il terzo settore rappresenta un importante ambito lavorativo per i musicisti e i neodiplomati. Infine, anche il mondo della scuola si affida, in virtù del decreto sull’autonomia scolastica del 1999, alla consulenza e alla collaborazione degli esperti delle associazioni per creare, ampliare e qualificare l’offerta formativa in musica per tutti gli studenti.