Audizione ANSJ/Ministero della Cultura

Il giorno 8 maggio 2024 alle ore 15 il Presidente ANSJ Claudio Angeleri e VicePresidente ANSJ Diego Borotti sono stati auditi al Ministero della Cultura portando le istanze delle scuole di musica e associazioni del terzo settore (di tutte le musiche) in qualità di ANSJ e AIdSM (7.000 scuole, 100.000 musicisti/docenti e 1.000.000 di studenti). Si è sottolineata la piena condivisione del lavoro di UNISCA; tuttavia, era necessario ribadire e puntualizzare tre specifiche richieste in riferimento alla recente legge106 e al nuovo bando FUS:

  1. Unificare e semplificare in un’unica figura fiscale e previdenziale tutte le attività del musicista/didatta al fine di renderlo più competitivo e raggiungere più agevolmente le giornate minime pensionistiche anche attraverso i redditi derivati da altre attività non specificamente performative
  2. Prevedere alcune percentuali per incentivare le presenze dei musicisti italiani (sempre di tutte le musiche) nei festival e rassegne sostenuti dal FUS come avviene nei vari paesi europei e studiare forme di premialità alle rassegne “virtuose”
  3. Includere anche il comparto delle associazioni e scuole di musica del terzo settore sia nell’osservatorio sia nel tavolo permanente per lo spettacolo.

Il direttore generale Antonio Parente e Michele Ghionna (segretario dell’on. Gianmarco Mazzi) hanno confermato l’introduzione nella legge 106 e nel bando FUS di misure che vanno in queste direzioni (grazie al lavoro di UNISCA) e di avere in atto una interlocuzione anche con altri ministeri (del lavoro, dell’economia e finanze, delle imprese e Made in Italy e Inps) per un’azione congiunta. Tuttavia, apprezzando la nostra disponibilità sono favorevoli a una ulteriore precisazione dei temi da noi evidenziati nei prossimi mesi. Sono inoltre aperti a includere il nostro comparto (associazioni e scuole di musica del terzo settore) nell’osservatorio e nel tavolo permanente per lo spettacolo.

Per quanto concerne i tempi di entrata in vigore della 106 (o almeno di una parte consistente, ora è alla firma del ministro) hanno indicato la fine dell’estate. Hanno inoltre sottolineato che anche dopo l’entrata in vigore della legge ci sono due anni in cui si possono introdurre dei correttivi.

L’incontro e la valutazione generale delle risposte sono apparsi positivi. Si attendono sviluppi.

 

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